Paolo Forconi
Intervista a Paolo Forconi Zoologo e documentarista
Come è iniziata la tua esperienza con i lupi? Perché proprio questa specie?
La mia esperienza con i lupi è iniziata nel periodo dell’Università, insieme ai compagni di corso di laurea, alla ricerca delle tracce sulla neve.
La presenza del lupo in Italia è in costante mutamento, e lo status della specie in Europa ha subito importanti aggiornamenti. Come pensi che si evolverà questa storia?
Il lupo continuerà la sua espansione di areale, con un conseguente aumento della consistenza della popolazione e dei conflitti con le attività umane. Prima o poi si faranno piani di controllo, come avviene per tutte le specie numerose.
Che raccomandazioni daresti a chi convive in un’area abitata da lupi, o a chi lavora a stretto contatto con il lupo?
Consiglio di usare cani da guardiania e recinzioni per difendere il bestiame e gli animali domestici dalle predazioni dei lupi.
Descrivi il lupo con tre parole.
Bello, elegante e misterioso.
Mistificazione e conflitto: come pensi sia corretto vedere i lupi italici oggi?
Il lupo è un animale, come tanti altri animali, che fa parte dell’ecosistema ed in cui svolge il ruolo di predatore.
Quali sono le più grandi minacce per il lupo italico?
Attualmente, l’ibridazione con i cani è la minaccia più grande per questa specie in Italia.
Hai lavorato spesso come tecnico di monitoraggio sul lupo. Quali sono stati gli aspetti migliori e peggiori di questo lavoro?”
Lavorare in montagna, in natura, è uno degli aspetti migliori. Uno degli aspetti peggiori di questo lavoro purtroppo è il compenso basso.
Paolo Forconi
Zoologo dello Studio Faunistico Chiros